Un sofisticato sbilanciamento di volumi sembra spesso caratterizzare le opere di Valentina Biasetti. Più volte la mente ci porterebbe a riempire delle assenze, in aree soffici del piano di disegno. Più volte la sensazione abbagliante dei colori a contrasto sottolinea il gioco degli estremi. Poi, nell’equilibrio che queste opere mantengono nel tempo, garantendo sempre questa tensione, anche dopo anni, si intuisce il peso linguistico di quel vuoto. Man mano si tocca la protagonista delle opere di Valentina, quel volume esploso, quasi una geografia sensoriale, il tessuto, una trama, l’altro corpo. Una storia unica, quella del Bianco di Valentina Biasetti, nata tra la suggestione più glitterata dei soggetti e la sensibilità di un piano di fondo umano, teatro antico di un sentire profondo. A volte penso che quei luoghi non siano altro che un grembo materno, fatto globo, su cui giocano le piccole sorelle del nascituro.
Antonio Sarnari
in catalogo mostra Storie di bianco
edizione Tecnica Mista 2020