[…] Quando un autore crea un mondo parallelo come questo, fatto di relazioni vere e riprodu-cibili, spostando il punto di vista dello spettatore, senza che lei/lui se ne accorga, quando un autore lo fa poeticamente, dona al ‘vec¬chio mondo’ una lettera in più al proprio alfabeto di relazione. Così le nuove opere, a titolo ‘Deriva’, conducono lo spettatore in un viaggio aereo inconsapevole, da cui destarsi con una prospettiva alternativa dal proprio mondo
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