[…] Nella visione di Giovanni l'opera d'arte deve saper parlare di per sé e ciò è possibile attraverso l'utilizzo di un linguaggio immediato, efficace e soprattutto riconoscibile anche dallo spettatore: un codice condiviso, l'antico codice del 'reale' e della sua mimesi. La seconda necessità si articola nel concetto della "distinzione" e del "rispetto" come recupero di un preciso atteggiamento dell'artista "nel quale l'uomo e la realtà della natura stanno di fronte in una reciproca ed incessante relazione.
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